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CATERATTA e anche CATARATTA
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CATERATTA e anche CATARATTA.
Definiz: Sost. femm. Apertura fatta per trattenere e raccogliere l'acque, o per mandarle via a sua posta; che si chiude e si apre, alzando o abbassando una tavola di legno o simile, incastrata nei lati.
Dal gr. καταράκτης, lat. cataracta. –
Esempio: Vill. G. 728: Fu loro insegnato d'entrare per la fogna, ovvero cateratta, della gora delle mulina.
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 392: Ficcate le travi e bene ordinate, metti le tavole su da alto da le teste, e fa' che elle scendino sino nel fondo per i canali delle travi; un lavoro così fatto il vulgo lo chiama cateratte.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 534: Gli antichi nel formare i porti.... lasciavano certe cataratte, archi o scolatori fatti in tal maniera, che l'acqua del mare vi entrava e gli rinfrescava continovamente.
Esempio: Bentiv. G. Guerr. Fiandr. 3, 365: Custodivasi da un presidio spagnuolo con gran gelosia il forte, e spezialmente per sicurezza d'alcune cataratte, con le quali si potevano alzare ed abbassare l'acque dell'accennato canale ed inondar le campagne.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 76: Dipoi a un tratto, coll'aprirsi d'una cateratta, rimase tutta quell'acqua assorbita.
Esempio: Grand. Relaz. Fucecch. 151: Sarebbe V. S. Illustrissima forzata in ogni modo a tenere in tal caso chiuse le cateratte che sporgessero in essi [fossi], se non volesse vedere l'acqua del padule entrare per quegli sbocchi a contrario ne' suoi poderi.
Esempio: Albizz. L. Ragion. 2: Si risparmierebbe la muraglia e cateratta, che s'averebbe a fare in ogni altro luogo, ove si facesse tal trabocco.
Esempio: Targ. Valdin. 1, 53: L'avanzo dell'acque, le quali hanno depositato fra gli argini della colmata il loro mescuglio terrestre, si scarica in padule per mezzo di alcuni opportuni scoli muniti di cateratte.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 1, 189: Il così bene inteso e bene ordinato lavorio e spartimento de' vasi, che sono le arterie e le vene; e dentro alle vene il fedel ministero delle cateratte, o chiusure o sostegni o valvole che vogliam dirle.
Definiz: § II. E per la Tavola che chiude la cateratta. –
Esempio: Guglielmin. Nat. fium. 302: Le soglie delle quali sono considerabilmente più basse del fondo del canale medesimo, e sono provedute di buone porte o cateratte di legno, che s'alzano e s'abbassano, secondo l'opportunità, o di dar sfogo all'acqua del canale, o di mantenerla dentro di esso.
Esempio: E Guglielmin. Nat. fium. 303: In vece de' regolatori,.... sarebbe meglio avervi una porta o cateratta, la quale alzata che fosse.... impedisse..... gl'interrimenti coll'aprirla in tempo di escrescenze.
Esempio: Grand. Relaz. Fucecch. 168: Basta che non vi si alzi [l'acqua] di livello più della superficie dell'acque stagnanti sopra de' suoi poderi, perchè V. S. Illustrissima possa alzare le cateratte de' suoi scoli, e così dare l'esito a tutto l'umore peccante che le infetta.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 20: È mestier mover intorno Gli aggiunti bovi e le volgenti ruote, Per trasportarvi cataratte e porte.
Definiz: § III. Figuratam. diconsi Cateratte del cielo quelle al cui aprirsi s'imagina precipitino in terra le grandi pioggie. Ed è locuzione tolta dalla Sacra Scrittura. –
Esempio: Vill. G. 672: Crescendo la piova sformatamente e oltre al modo usato, che pareano aperte le cateratte del cielo.
Esempio: E Vill. G. 682: Per divino consentimento aperte le cateratte del cielo.
Esempio: Calzol. Stor. Monast. 334: Venne una pioggia sì grossa che pareva ch'un'altra volta fossero aperte le cataratte del cielo.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 347: Si apersero le cateratte del cielo, e venne in quaranta giorni e quaranta notti tant'acqua, che rimasero affogati gli stessi monti non che gli uomini e gli alberi e gli animali, con quant'era, sopra la terra, anzi la terra stessa rimase per centocinquanta giorni tutta sepolta.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 24: Ora si apron del ciel le cateratte.
Definiz: § IV. Onde il modo avverb. A cateratte, o A cateratte aperte, detto del piovere, vale In grandissima quantità, Dirottamente. –
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 9: Il Molza non ho veduto otto giorni sono per le medesime piogge, che non potreste credere come vengano giù a cataratte aperte; nè credo sia per rasserenarsi.
Definiz: § V. E per Caduta di acque precipitosa e profonda; detto delle cascate naturali di grandi fiumi, e più particolarmente di Quelle che un tempo credevasi avesse il Nilo. –
Esempio: Med. L. Op. 4, 63: Quegli uomini che nascon vicini alle cateratte del Nilo, cioè d'onde quel gran fiume da altissimi monti cade in basso, per lo strepito e rumor grande tutti son sordi.
Esempio: Poliz. Rim. 1, 10: Con tal tumulto, onde la gente assorda, Dall'alte cataratte il Nil rimbomba.
Esempio: Domen. Plin. 124: L'isola Elefantide è disotto all'ultima cateratta tre miglia e sopra Siene sedici, il fine della navigazione d'Egitto.
Esempio: Baldell. F. Filostr. 469: Egli è qui vicino.... una delle cataratte del Nilo.
Esempio: Guglielmin. Nat. Fium. 201: Sono le cateratte certe cadute d'acqua precipitose, che succedono quando, o per natura o per arte, incontra il fiume un resistente, che lo traversa da una ripa all'altra, e non potendo corroderlo, è necessario che lo sormonti.
Esempio: Magal. Relaz. 15: Formando [il Nilo] in diversi luoghi tra via quelle sì orride e in ogni genere strepitose cataratte, dove l'acqua, mancandole a un tratto il letto sotto, dà giù a precipizio e sprofonda.
Esempio: Targ. Viagg. 8, 310: Si possono vedere.... esempj di catadupe o cateratte insigni ne' fiumi.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 68: Spazia [la Musa] sui nembi e sulle orrende fratte, Rovina con le immense cataratte.
Definiz: § VI. Trovasi anche semplicemente per Pescaia. –
Esempio: Guglielmin. Nat. Fium. 299: Molte volte è necessario traversare tutto l'alveo con qualche fabbrica di muro o di legname (che volgarmente si chiama chiusa o pescaia, e da altri, a riguardo della caduta d'acqua che vi succede, si dice ancora cateratta), affine di elevare il pelo dell'acqua.
Definiz: § VII. E Term. milit. Grossa porta, o Cancello di travi, collocata all'entrata delle fortezze, da calarsi d'alto in basso per mezzo di corde o catene; più comunemente detta Saracinesca. –
Esempio: Giamb. Vegez. 151: Nella.... entrata si ponga una cateratta che penda con funi ed anella di ferro; che se i nemici v'entrano, lasciatala cadere, vi rimangano rinchiusi.
Esempio: Pucc. A. Guerr. Pis. 4, 14: Volendo rifuggir ne la cittade, Le guardie mandar giù la cateratta.
Esempio: Machiav. Art. Guerr. 398: Affortificansi ancora le porte con le saracinesche, per potere mettere dentro i suoi uomini quando sono usciti fuora a combattere, e occorrendo che i nimici li caccino, ovviare che alla mescolata non entrino dentro con loro. E però sono trovate queste, le quali gli antichi chiamavano cateratte, le quali calandosi escludono i nimici e salvano gli amici.
Esempio: Targ. Viagg. 11, 217: Sotto della cortina vi è un portone, quale anticamente si chiudeva colla saracinesca o sia cateratta.
Definiz: § VIII. E per similit. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 101: I leoni s'erano di quei giorni azzuffati; ed uno di essi, rotta con incredibile forza la cateratta, colla quale per dividergli era stato dalla lor guardia racchiuso, ammazzò una leonessa.
Definiz: § IX. Pure per similit. dicesi Cateratta l'Apertura di certe trappole da topi, che si aprono e si chiudono d'alto in basso con un'assicina incanalata, detta anch'essa Cateratta. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 180: Pongono la trappola in terra, e quella posta in terra, aprono la cateratta: aperta la cateratta, il topo esce fuori, e corre per la piazza.
Definiz: § X. Cateratta dicesi anche Quell'apertura o buca, chiusa per lo più con ribalta, che si fa ne' palchi per salire di casa nelle soffitte, su' tetti, e più specialmente nelle colombaie; Bodola. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 149: La donna, postasi a giacer boccone sopra il battuto, il capo solo fece alla cateratta di quello.
Esempio: E Bocc. Comm. Dant. 1, 478: Credendo Polo, per fuggire subitamente per una cateratta, per la quale di quella camera si scendea in un'altra, o in tutto o in parte potere ricoprire il fatto suo, si gittò per quella cateratta.
Esempio: Sassett. Lett. 365: Di questa loggetta per una scala di legno poco meno che a piuoli, per una cateratta come nelle nostre colombare o ne' terrazzi, si entra in una stanza.
Esempio: Lipp. Malm. 8, 12: Di lì poi salgon sopr'a un'altra scala Di baston congegnati infra due mura, Donde, arpicando come fan le gatte, Vanno a passar per certe cateratte.
Esempio: Not. Malm. 2, 631: Cateratte è voce latina,.... colla quale intendiamo ancora quelle buche fatte ne' palchi, per le quali si passa di sotto, per entrare in luoghi superiori con scala a piuoli, come sarebbe salire per di casa in sul tetto; e per lo più tali cateratte s'usano per entrare nelle colombaie: e di questa sorta era la cateratta che dice in questo luogo.
Definiz: § XI. Trovasi anche per Abbaino. –
Esempio: Sigol. Viagg. Sin. 60: Dico che quasi la maggior parte delle vie di Domasco sono coperte o di tetto o in volta, abbiendovi cateratte che rendono lume assai quanto fa di bisogno.
Definiz: § XII. E Termine di chirurgia; Quell'addensamento dell'umor cristallino, che appanna la vista o la toglie affatto: presa la similitudine dall'impedire che quel male fa, a modo di cateratta, l'adito alla luce. –
Esempio: Span. Cur. Occh. volg. 27: Cateratta è acqua che discende nell'occhio, e con umiditade di fuori, stando nel forame della tunica uvea, tra 'l bianco dell'occhio e la tunica cornea.
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Siccome avviene in febbre continua, che termina per flusso di sangue, e nelle cateratte calde simigliantemente avviene.
Esempio: Dav. Tac. 2, 199: Collegiarono, che la luce non era perduta, e levandogli le cateratte, vedrebbe.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 182: La qual flussione sono adesso più di due mesi che andò a terminare in una total cecità, avendomi coperte le luci con densissime cateratte.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 287: Con destrezza simile a quella di un valente cerusico nel levare le cateratte, che, senza offendere l'occhio, ne squarcia il velo.
Esempio: Cocch. Disc. 1, 32: Il solo taglio anatomico ha potuto finalmente convincere gli uomini che quella cecità che dagli antichi si chiamava suffusione, e volgarmente cataratta, non in altro consiste, che nell'esser diventata dura ed opaca la lente cristallina dell'occhio.
Esempio: E Cocch. Bagn. Pis. 193: Vana cecità nuvolosa o suffusione o glaucoma o cataratta che dir si voglia.
Definiz: § XIII. E in locuz. figur. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 1, 193: Verità possente a rischiarar gli occhi dell'anima, togliendone le cateratte di qualche antica ignoranza.